E’ trascorsa una settimana dall’arrivo nella city e l’accoglienza mi ha messo subito il buon umore: il saluto scherzoso di uno sconosciuto che guida la macchina mentre tu sei in autobus diretta all’alloggio, stanca per il viaggio, con mille pensieri che frullano in testa e con 40 kg di valigie al seguito…bè è stato davvero divertente! E’ stato strano pensare che da quel momento in poi non avrei più avuto certezze e la mia amata/odiata routine. E’ tutto da ricostruire: gli amici, la casa, il lavoro…
E’ fondamentale partire con una visione ben precisa dei passi da fare per ottimizzare tempo e soldi ed è per questo che ci siamo fatti una “lista” mentale delle cose da fare. Dato che gli argomenti da affrontare sono molti e vorrei darvi più dettagli che posso farò una suddivisione di articoli. Spero che la nostra esperienza, i nostri errori e le nostre dritte vi possano essere utili.
La scelta dell’alloggio è caduta su un ostello principalmente per motivi economici. Il Peckham Lodge è un edificio molto grande e si trova appunto in zona Peckham che corrisponde alla zona 2 dei trasporti; a soli 100 metri c’è la fermata dell’autobus e in circa 30 minuti è possibile raggiungere il centro. E’ una zona popolata in gran parte da etnie africane e caraibiche e in passato non aveva una buona reputazione. Proprio sulla strada dove sorge l’ostello sono presenti numerosi negozi, fast food e vari ristoranti etnici. Ci sono anche molti barber shop e non è inusuale trovarli aperti fino a tardi.
Nonostante la “distanza” dal centro l’abbiamo scelto anche perché la nostra camera doppia ha il bagno, quindi zero condivisione! Un’altra cosa interessante di questo ostello è la ristrutturazione che hanno fatto nell’ultimo periodo. Noi siamo stati davvero fortunati: la stanza è praticamente nuova, si può ancora sentire l’odore di pittura ed è molto pulita! Ogni giorno cambiano gli asciugamani, mettono a disposizione saponette e bagnoschiuma e rinfoltiscono l’angolo tea! Dalla mia esperienza qui a Londra credo che tutti gli hotels abbiano un bollitore per preparare tea e caffè. Anche il personale è molto cortese e disponibile. Consiglio vivamente questo posto: qualità/prezzo ottimi!
Il nostro primo vero giorno da expat l’abbiamo impiegato per comprare la sim inglese (3 UK) e per prendere l’appuntamento in banca. Arrivati alla Barclays ci ha accolto un uomo che ci ha fatto qualche domanda e ci ha dato informazioni sui documenti da fornire. La cosa che mi ha stupito molto è che qui le banche hanno le porte scorrevoli, nessun metal detector e nessun poliziotto all’entrata!
Aprire il conto è molto semplice anche se non si ha ancora un lavoro. In un’ora l’impiegata, una signora molto simpatica, ha fatto le fotocopie dei nostri documenti (passaporti), inserito i dati a video, date informazioni sul conto e fatto firmare un paio di fogli. Il nostro conto è quello basic ovvero zero costi di gestione, zero costi per transazioni operate in territorio UK (prelievi, bonifici, etc…), accesso per effettuare operazioni on-line e bancomat. La cosa importante è dare un indirizzo di dove ci si appoggia se al momento non si ha una casa (ne approfitto per ringraziare gab&vero per averci prestato l’indirizzo ). Nel giro di quattro giorni la banca invierà tre lettere: una con il pin del bancomat, una con il pin per l’accesso alla banca on-line e una con il bancomat. Tutta questa documentazione dovrà essere portata in banca dove l’impiegata provvederà ad attivare le varie procedure.
Nel frattempo ci siamo messi alla ricerca di una casa. Ma questa è un’altra storia
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